I maggiori problemi che si sono dovuti affrontare nel corso degli anni ’60 erano legati principalmente alla inadeguatezza della liquidità internazionale in rapporto allo sviluppo degli scambi ed al tempo stesso al ruolo assunto dal dollaro come “valuta preferita”.
Il 28 luglio 1969 venne creata presso il Fondo Monetario Internazionale una componente aggiuntiva alla liquidità internazionale, i cosiddetti Diritti Speciali di Prelievo. Essi sono una unità di conto con assegnazioni annuali ai vari Paesi in proporzione alle rispettive quote presso il Fondo Monetario Internazionale. I Paesi membri possono utilizzare questa componente aggiuntiva per ricevere pagamenti cedendo valuta in quanto ciò costituisce l’impegno fiduciario che ne è alla base. L’accettazione di DSP da parte di un singolo membro è limitata al doppio dell’assegnazione ricevuta, tranne che esso non decide di riceverne un importo superiore.
La creazione di questo nuovo mezzo di pagamento rappresenta un primo passo verso l’adozione, sul piano internazionale, di un sistema paragonabile all’emissione di mezzi pagamento cartacei sul piano interno.