Annoveriamo le Doji tra le più famose configurazioni grafiche del trading: un pattern davvero cruciale che qualsiasi trader già sufficientemente avviato conoscerà senz’altro.
Le Doji di base rappresentano incertezza e, soprattutto se supportate da determinate continuazioni, possono significare inversione di trend.
La classica candela Doji prevede che l’apertura e la chiusura del prezzo siano identici, mentre ci possono essere shadow lunghe da una parte o dall’altra. E’ anche chiamata Doji Star, perchè proprio come le candele star, ha il corpo molto piccolo e le ombre pronunciate. La differenza tra le stars vere e proprie, è che queste ultime di distinguono per il gap verso la candela precedente.
In realtà, come vediamo dall’esempio grafico, si può parlare di Doji anche quando i prezzi open e close differiscono leggermente.
Se il real body, cioè il corpo della candela è più esteso, si può parlare tecnicamente di candela Spinning top. Aldilà delle convenzioni comunque, basti notare che sono entrambe ipotetiche figure di inversione di trend.
La strana configurazione a croce deriva dal fatto che acquirenti e venditori hanno spinto in egual misura sul mercato: le ombre dipendono da momenti in cui una delle 2 parti ha preso il sopravvento.
Altre tipologie di Doji, più caratteristiche, sono le seguenti (fermo restando la doji tradizionale che ripresentiamo):
E’ già possibile cogliere le differenze.
Nella Long legged (gambe lunghe), le shadows sono molto più pronunciate e indicano massima incertezza: questa figura si può formare in periodi ad altissima volatilità, dove il prezzo oscilla in maniera notevole.
Nella Dragonfly la forza dei compratori è notevole, perchè nonostante il minimo molto pronunciato, la chiusura è come sempre pari all’apertura, ed è anche uguale al massimo. Se dopo questo pattern abbiamo delle candele al rialzo, sarà forte la probabilità di trend bullish.
La Gravestone è chiaramente il contrario della Dragonfly: la T rovesciata significa che i tori hanno dominato la sessione, ma i venditori sono riusciti comunque a chiudere alla pari stabilendo anche il minimo. Indica possibili trend ribassisti.
La Four prices è quella che si verifica con minor frequenza tra le tante. I prezzi open-close-high-low sono tutti identici e generalmente questo si verifica quando i volumi di scambio sono molto bassi e c’è molta incertezza sul mercato. Situazioni tipiche possono essere quelle che si verificano all’interno di un trend laterale, oppure dopo un’ondata di take-profit che fa scendere il volume di scambi.
Nella realtà a volte le cose sono diverse, infatti ecco un estratto pratico, con proseguo di candele bullish dopo una Gravestone, al termine di un trend ribassista:
Qui invece è rappresentata una doji chiamata Evening doji star, cioè una doji con picco massimo molto maggiore del minimo che segnala un trend ribassista: da notare i grandi gap con la candela precedente e quella successiva (l’esempio è sul fronte azionario, ma resta comunque valido per il forex).
La doji dopo l’ultima candela con corpo grande, significa che i traders credono che il trend si sia esaurito e in molti hanno già chiuso le loro posizioni. Già nella candela successiva gli orsi hanno già un po’ di sopravvento, intanto chiudono quasi tutti le loro posizioni e qualcuno inizia ad entrare short. Di conseguenza il trend ribassista inizia davvero a galoppare.