È una situazione comune a molti quella di avere in casa vecchi gioielli che non si usano più perché sono passati di moda o non incontrano più il proprio gusto, perché hanno ganci e chiusure danneggiate e non è più possibile indossarli, perché sono stati il regalo di un ex o portano con sé altri cattivi ricordi. L’alternativa a continuare a farli invecchiare in fondo a un cassetto c’è ed è rivenderli, trovando qualcuno che possa dar loro nuova vita. Lo si può fare oggi anche comodamente da casa, sfruttando i siti di aste o i portali specializzati in vendita gioielli usati online. Cosa c’è da sapere, però, prima di vendere gioielli second hand in Rete (e non solo)?
Vendere gioielli di seconda mano in Rete (e non): cosa s’è da sapere
Uno dei primi dubbi che potrebbe cogliere i neofiti dell’argomento riguarda quali gioielli usati si possono rivendere. La risposta è: potenzialmente tutti, se si trovano acquirenti interessati. Più concretamente, però, è bene sapere che ci sono categorie di gioielli usati per cui la domanda è più forte e le possibilità di fare buoni affari sono, quindi, maggiori. Orecchini, bracciali, collane, anelli e in particolare solitari con diamanti di almeno 0.25 carati sono tra gli item più ricercati nel mercato dei gioielli di seconda mano. Anche i diamanti sciolti possono essere rivenduti con una certa facilità. Più difficile è invece rivendere le pietre preziose, ammenoché non si tratti di rubini, zaffiri e smeraldi e le carature e i tagli non siano pregiati. Anche il mercato di orologi di lusso second hand è interessante con modelli come quelli cult di Rolex o Patek Philippe che raggiungono quotazioni a svariati zero. Proprio la marca è del resto, insieme al periodo storico in cui è stato prodotto e alla sua eventuale disponibilità in pochi pezzi, la caratteristica che fa di un gioiello di seconda mano un vero oggetto del desiderio per appassionati e collezionisti.
Cercare informazioni sul mercato specifico e le sue dinamiche può essere, così, una buona idea prima di vendere gioielli second hand in Rete e non solo. Farlo aiuta per altro a stabilire il prezzo con cui mettere in vendita i propri preziosi e a capire perché, se ne è stata chiesta una, gli ultimi hanno ricevuto una certa valutazione: oltre a caratteristiche del gioiello come caratura, taglio e purezza delle eventuali pietre e alle sue condizioni, infatti, sulla valutazione incide l’andamento dello specifico mercato e, cioè, per esempio qual è in quel momento la quotazione dell’oro o dell’argento. Vale la pena specificare che far valutare i gioielli usati prima di venderli non è obbligatorio: i potenziali acquirenti, però, potrebbero essere più facilmente convinti da un prezzo stabilito da un esperto.
I dubbi principali riguardo alla vendita di gioielli second hand potrebbero essere, comunque, quelli legati alla sicurezza. Il consiglio è di evitare, soprattutto se si è alle prime armi, le vendite private e affidarsi anche online a degli intermediari. Gli ultimi non solo hanno in genere una base di clienti affezionati che rende più facile trovare l’acquirente giusto per ogni tipo di gioiello, ma si occupano in prima persona dei vari aspetti della transizione: dalla spedizione assicurata dell’oggetto prezioso al pagamento celere del venditore.